Arrivederci “Identità Golose”

Impeccabile l’organizzazione anche di questo Congresso di “identità golose”, giunto alla sua decima edizione. Rigorosa la selezione dei partecipanti: non venivano infatti accreditati i generici free lance ma, non si capiva come mai si aggirassero per le sale, “nutrite” schiere di semplici “abbuffini”, inviati da santi protettori.

Titolo di questa edizione “Una golosa intelligenza” poichè l’intento, a detta di Paolo Marchi, ideatore della manifestazione, è quello di riuscire a coniugare l’esaltazione dei sapori, con l’attenzione alla salute. Intelligenza nel salvaguardare la memoria di sapori creando nuovi connubi. Svariate le tematiche affrontate dai numerosi chef, di fama internazionale, con una sensibilità maggiore nei confronti dei valori nutrizionali degli alimenti o alla naturalità degli ingredienti. Curiosa quest’anno la scoperta delle eccellenze gastronomiche della Thailandia.

Molto apprezzati risultavano i prodotti delle aziende che fanno, da sempre, corollario alle lezioni dei relatori, in particolar modo: Grana Padano, Birra Moretti, Lavazza, Berlucchi, le quali hanno offerto degustazioni o sublimi abbinamenti di cibi a bevande, normalmente dissociati.

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Risultava alquanto originale, nella raffinata location, l’allestimento di una sorta di cornice verde, con piante aromatiche e ortaggi, tipicamente mediterranei, quasi a voler restituire, nella modernità dell’alta cucina d’autore, il gusto dell’essenzialità della buona cucina nostrana.

Tagliando il traguardo del decimo anno, il Congresso “identità golose” si accinge ora a varcare quello più importante della concomitanza con Expo, dedicata al tema dell’alimentazione.

Quanta attesa, quante aspettative, soprattutto da parte di coloro che dovranno attendere, forse inutilmente, di avere il suggello per accedere alla privilegiata èlite del “Paradiso del gusto”

Giuseppina Serafino

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